Ordinanza sindacale di esecuzione di attività di indagini per la verifica e il monitoraggio delle condizioni strutturali...

Scritto il 05/11/2024
da Comune di Cefalù

Ordinanza sindacale di esecuzione di attività di indagini per la verifica e il monitoraggio delle condizioni strutturali di edifici dei cosiddetti palazzi “Argi”
PREMESSO CHE
a seguito di richiesta di intervento per la comparsa di fessurazioni, in data 30 ottobre 2024, personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Palermo è intervenuto presso il complesso condominiale denominato “Palazzo Argi” e nello specifico negli edifici individuati con le lettere “C” e “D”;
il sopralluogo si è svolto alla presenza delle parti che di seguito si elencano:
- rappresentanti del Comando Compagnia Carabinieri di Cefalù;
- Sindaco e Vice Sindaco del Comune di Cefalù;
- Responsabile del Settore Lavori Pubblici del Comune di Cefalù;
- Ing. Ingrassia Dario per conto di ITALFERR SpA nella qualità di committente dell’opera di raddoppio ferroviario tratto Cefalù-Ogliastrillo-Castelbuono;
- Ing. Acquista Calogero per la TOTO HOLDING, impresa esecutrice dei lavori del raddoppio ferroviario;
- Amministratore del Condominio “Palazzo Argi”;
facendo seguito a quanto sopra premesso, in data 05/11/2024 giusto nota prot. 55922, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Palermo ha trasmesso, con propria nota n.39492 del 05/11/2024, il rapporto di intervento n. 12946 del 30/10/2024 dal quale si evince che:
a) “…da quanto acquisito in fase di verifica il sito è stato oggetto di uno scavo meccanizzato da parte della TOTO Holding, committente la ITALFERR per la realizzazione del raddoppio ferroviario del tratto Cefalù Ogliastrillo Castelbuono, eseguito ad una profondità stimata di circa 30 - 40 mt di profondità e da quanto dichiarato dai responsabili delle società sopra indicate gli scavi eseguiti non hanno presentato nessuna criticità particolare da segnalare…”
b) “…a una verifica a vista e non strumentale eseguita su tutte le strutture in modo congiunto con un Tecnico del Comune di Cefalù, è stato riscontrato che al momento la struttura in cemento armato non presenta quadri fessurativi importanti e non mostra possibili cedimenti strutturali, si riportano solamente delle fessurazioni contenute in corrispondenza dei muri di tompagno e di tramezzo e in alcuni punti dove risultano dei ferri da costruzione ammalorati per effetto di infiltrazioni d’acqua, scarso copriferro e assenza di manutenzione...”
c) “…per quanto sopra è necessario ed urgente, a cura di chi di dovere e sotto direzione tecnica qualificata, fatte salve le eventuali autorizzazioni di legge, effettuare una più accurata verifica disponendo una indagine strutturale allo scopo di verificare e monitorare lo stato di salute delle strutture in questione, l’eventuale evoluzione del quadro fessurativo riscontrato e le conseguenti opere di ripristino e consolidamento delle parti interessate…”
VALUTATO che per quanto riportato nel predetto rapporto di intervento n. 12946 del 30/10/2024 si ritiene opportuno adottare atti finalizzati alla salvaguardia e alla tutela della pubblica e privata incolumità;
DATO ATTO che il presente provvedimento è di competenza del Sindaco ai sensi del combinato disposto dagli art. 50 e 54 del TUEL e che le ragioni di necessità e di urgenza segnalate consentono di escludere gli adempimenti procedimentali di cui alla legge n. 241/1990;
tanto premesso,
ORDINA
A RFI SpA, nella qualità di committente dell’opera di raddoppio ferroviario tratto Cefalù-Ogliastrillo-Castelbuono, di provvedere, con direzione tecnica qualificata, ad effettuare un’accurata verifica dello stato dei luoghi e procedere ad approfondite indagini strutturali circa lo stato delle strutture in questione, assicurandone contestualmente il continuo monitoraggio.
OBBLIGA
a informare tempestivamente l’Amministrazione Comunale sull’evoluzione della situazione
AVVERTE
che il mancato rispetto della presente ordinanza comporterà la denuncia all’Autorità Giudiziaria;
che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso, entro 60 giorni dalla pubblicazione all’Albo Pretorio, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia o, in alternativa, entro 120 giorni dalla pubblicazione, ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana.